Il 4 maggio 1980 muore Tito. La scomparsa del Maresciallo inizierà a far emergere le crepe all’interno della Jugoslavia che sarebbero sfociate nella Guerra dei Balcani.
Josip Broz Tito nasce a Kumrovec il 7 maggio 1892, in Croazia, regione che si trova in quegli anni sotto la dominazione dell’Impero asburgico. I suoi genitori sono di due nazionalità diverse, infatti, il padre è croato, mentre la madre è slovena.
Dalla Grande Guerra a Mosca
Nel corso della prima guerra mondiale combatte nelle file dell’esercito austriaco contro la Serbia. Dopo qualche mese il suo battaglione viene sconfitto e tutti i soldati diventano prigionieri dei russi. Nel 1916 è condannato ai lavori forzati in un campo degli Urali.
Nel 1920 Josip Broz partecipa alla fondazione del Partito comunista tenutasi a Zagabria. Negli anni della sua permanenza in Russia sposa la giovane Pelagia Belussova. Poco tempo dopo Tito torna a Mosca, con l’obiettivo successivo di far operare il Partito comunista jugoslavo legalmente nella vita politica del Paese.
A capo della Jugoslavia
Tito torna in Jugoslavia nel 1937 alla testa di un gruppo di qualche migliaio di uomini. E’ a capo dei partigiani durante la Seconda Guerra Mondiale: i nazisti sono sconfitti e il Maresciallo può vantare un’autonomia unica rispetto all’Urss oltre la “cortina di ferro”. Dopo il governo provvisorio in Jugoslavia di cui Tito fa parte come Ministro degli Esteri, nel 1945 si tengono le elezioni che decretano la vittoria del leader del Partito comunista.
I paesi non allineati
I rapporti con Stalin saranno freddissimi mentre con Chruscev ci saranno alti e bassi. Nel 1961 prende forma il movimento dei Paesi non allineati, di cui Tito sarà primo segretario.
La morte
Dopo essere stato ricoverato nel gennaio 1980 in una clinica di Lubiana a causa di problemi di circolazione alle gambe, Tito muore il 4 maggio 1980. Il suo funerale è organizzato in modo solenne, al quale partecipano numerosi Capi di Stato e di governo.
Da quel momento, la filastrocca Sei stati, cinque nazioni, quattro lingue, tre religioni, due alfabeti e un solo Tito non ha più motivo di esistere e nel decennio successivo infurierà la Guerra dei Balcani.